Nei disturbi psichici contemporanei troviamo spesso disagi e sofferenze soggettivamente dolorosi che non entrano a pieno titolo nella psicopatologia. Siamo nell’ambito del disagio esistenziale, quando i perché della vita non trovano risposta.
A tali malesseri contribuiscono le insicurezze, le delusioni e le insoddisfazioni che nascono nel confronto con una società complessa, fluida e priva di certezze.
La psicoterapia psicoanalitica può offrire gli strumenti di riflessione volti ad un lavoro di risignificazione della propria esistenza.
Nella nostra epoca ipertecnologica, l’esigenza sociale di intervento sulle problematiche esistenziali, sui mali dell’anima di uomini e donne della postmodernità, sembra ridotta.
Il soggetto contemporaneo, che si trova a confrontarsi con modelli di comportamento e di pensiero standardizzati che la società attuale gli propone, perde sempre più la percezione della sua unicità e singolarità. Paradossalmente, tale condizione risveglia ancora di più le domande sulla propria identità, sul modo di concepire e condurre la propria vita, sulla morte.
Il bisogno di riflessione esistenziale sembra acuirsi proprio in un momento storico in cui l’esistenza individuale viene spossessata della sua unicità, sempre più omologata a standard dicomportamento.
In questo orizzonte, la psicoterapia psicoanalitica apre uno spazio vuoto dove non ci sono soluzioni già date, risvegliando, attraverso il lavoro sull’inconscio il modo di pensare dell’analizzante, la sua creatività.